Aggiornato il 24 Aprile 2023
In questa guida spieghiamo cosa sono le scritture di completamento.
Le scritture di completamento rilevano temporalmente ed economicamente operazioni di competenza dell’esercizio in precedenza non registrate.
Le scritture di completamento riguardano la rilevazione di:
-interessi maturati su conti correnti, debiti e crediti
-operazioni già concluse di cui non sono stati ricevuti o non sono stati emessi i documenti di credito o di debito
-stralcio dei crediti ritenuti inesigibili
-quota maturata nell’anno del TFR del personale dipendente
-imposte sul reddito, se calcolate in testa all’azienda
Gli interessi sui conti correnti bancari e postali maturano giornalmente, ma vengono rilevati solo periodicamente.
Sui c/c bancari possono maturare interessi sia attivi sia passivi, a seconda che il c/c presenti saldi a credito o a debito del cliente. La periodicità di capitalizzazione degli interessi attivi e passivi è omogenea.
Sui c/c postali maturano solo interessi attivi per il cliente, in quanto il c/c postale non prevede la possibilità di prelevare somme superiori a quelle depositate.
Il termine dell’esercizio coincide sempre con la data di capitalizzazione degli interessi maturati o nell’intero anno o nell’ultimo periodo. La data di riferimento della rilevazione è il 31 dicembre; tuttavia, gli interessi sui c/c potranno essere rilevati materialmente solo nei primi giorni del nuovo esercizio, quando l’azienda riceverà i prospetti delle competenze bancarie o postali.
Gli schemi di rilevazione a fine anno degli interessi sono i seguenti:
–interessi attivi su c/c bancari e postali
Dare |
Avere |
Conto finanziario C/c postali o C/c bancari (al lordo della ritenuta d’acconto) |
Conto economico Interessi attivi bancari o Interessi attivi postali (al lordo della ritenuta di acconto) |
Dare |
Avere |
Conto economico Interessi passivi bancari |
Conto finanziario Banca c/c |
Dare |
Avere |
Un conto finanziario acceso ai crediti (esempio: Crediti v/clienti) |
Un conto economico acceso ai ricavi d’esercizio |
Dare |
Avere |
Un conto economico acceso ai costi |
Un conto finanziario acceso ai debiti (esempio: Debiti v/fornitori) |
Poichè le operazioni aziendali vengono rilevate in contabilità sulla base dei documenti che ne costituiscono le pezze giustificative, è possibile che a fine esercizio vi siano operazioni non ancora rilevate per mancanza dello specifico documento originario. Ne sono esempio le merci già immesse in magazzino, di cui non è ancora stato rilevato il costo d’acquisto non essendo pervenuta la fattura differita del fornitore; oppure le merci già scaricate dal magazzino, di cui non è stato ancora rilevato il ricavo di vendita non avendo emesso la relativa fattura differita. Allo stesso modo l’impresa può usufruire di servizi (telefono, energia…) per i quali non ha ancora ricevuto la relativa fattura, ma per i quali deve rilevare il costo di competenza dell’esercizio.
A fine periodo amministrativo bisogna perciò tenere conto dei
-crediti per fatture da emettere
-debiti per fatture da ricevere
Gli importi di questi debiti e crediti costituiscono valori finanziari presunti che devono essere iscritti per il valore che si ritiene di dover riscuotere o di dover pagare. I tre casi possibili sono:
-fatture da emettere in Dare si registra la variazione finanziaria attiva (conto Fatture da emettere), in Avere l’IVA a debito (conto IVA ns/debito) e la variazione economica positiva (un conto economico di reddito acceso ai ricavi d’esercizio)
-fatture da ricevere comprensive di imposta (se la fattura, riguardante una fornitura di merci avvenuta in dicembre, viene emessa entro il 15 gennaio e registrata entro il 16 gennaio o se la fattura, riguardante servizi ottenuti in dicembre, viene emessa in dicembre e registrata entro il 16 gennaio) in Dare si registra l’IVA a credito (conto IVA ns/credito) e la variazione economica negativa (un conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio), in Avere la variazione finanziaria passiva (conto Fatture da ricevere)
-fatture da ricevere non comprensive di imposta (se la fattura, riguardante una fornitura di merci avvenuta in dicembre, viene registrata dopo il 16 gennaio o se la fattura, riguardante servizi ottenuti in dicembre, viene emessa e registrata in gennaio) in Dare si registra la variazione economica negativa (un conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio) e in Avere la variazione finanziaria passiva (conto Fatture da ricevere)
Una volta rilevati gli importi di competenza delle fatture da emettere e delle fatture da ricevere si è in grado di eseguire i calcoli per la liquidazione IVA dell’ultimo periodo. Tale liquidazione materialmente viene effettuata nell’esercizio successivo, ma è necessario tenerne conto in sede di scritture di assestamento allo scopo di iscrivere tra i debiti tributari l’importo dell’IVA da versare.
Altre operazioni per le quali manca l’emissione dei documenti di accredito o di addebito possono riguardare le provvigioni maturate a favore di agenti e rappresentanti, i premi su vendite da liquidare ai clienti o i premi su acquisti da ricevere dai fornitori. Avremo variazioni finanziarie attive che misurano variazioni economiche positive e variazioni finanziarie passive che misurano variazioni economiche negative.
Nel corso dell’esercizio i crediti vengono iscritti in contabilità al valore nominale risultante dai documenti originari. Al termine dell’esercizio, i crediti vengono valutati al presunto valore di realizzo. I crediti saranno considerati di volta in volta sicuramente esigibili, di dubbia e parziale esigibilità, di sicura inesigibilità.
A fronte dei crediti stralciati (crediti di sicura inesigibilità) si devono rilevare le Perdite su crediti derivanti. Avremo perciò una variazione economica negativa, misurata da una variazione finanziaria passiva dei conti accesi a crediti e cambiali insoluti o dei conti accesi ai crediti verso clienti e alle cambiali attive.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato ciascun dipendente ha diritto a ricevere una somma a titolo di trattamento di fine rapporto (TFR). Ogni anno l’impresa deve perciò rilevare il TFR maturato nell’esercizio e portarlo a incremento dei debiti per TFR maturati in precedenza.
La variazione economica negativa (conto TFR) è misurata da due variazioni finanziarie passive: l’incremento netto dei debiti per TFR (conto Debiti per TFR) e la ritenuta per imposta sostitutiva (conto Debiti per ritenute da versare). L’imposta sostitutiva grava sulla rivalutazione dei debiti per TFR preesistenti.