Aggiornato il 27 Aprile 2023
Il bilancio per un’impresa non è altro che un modo sintetico di esporre i risultati della sua gestione e la consistenza del suo patrimonio a una determinata data. Esso è dunque un sistema di valori ed ogni posta ha un legame più o meno diretto con tutte le altre.
I temi di economia aziendale proposti in sede di esame negli ultimi anni sono stati profondamente innovativi rispetto a quelli di qualche anno fa e una caratteristica è data dalla richiesta di redigere, con dati opportunatamente scelti, gli schemi contabili di esercizio.
La predisposizione di un bilancio d’esercizio con dati a scelta richiede allo studente un coerente impiego delle proprie coonoscenze contabili e giuridiche e una certa abitudine alla costruzione di esempi numerici, mentre può rimanere un esercizio sterile se lo stesso studente si limitasse a seguire rigidamente determinate quote e ricordare a memoria una serie di percentuali da applicare in modo meccanico.
Nella preparazione di un bilancio con dati a scelta occorre per prima cosa stabilire i rapporti di composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento, rapporti che mutano a seconda dell’attività svolta dall’impresa e della situazione di quilibrio o di squilibrio finanziario in cui essa si trova.
A titolo di esempio la quota delle immobilizzazioni è solitamente più elevata in un’impresa industriale che in un’impresa commerciale.
In un’azienda strutturalmente equilibrata, i debiti non devono superare di molto il valore del capitale proprio, mentre un’azienda che si trova in una situazione di squilibrio, ci troveremo di fronte a “mezzi propri” ridotti al minimo o addirittura una situazione di deficit patrimoniale.
Prima di predisporre lo Stato patrimoniale con dati a scelta occorre conoscere il significato degli elementi più frequentemente proposti nella traccia del tema.
-Capitale permanente
Il capitale permanente è costituito dalla somma del capitale proprio e delle passività consolidate.
-Margine di struttura primario
Il margine di struttura primario è costituito dalla differenza tra il patrimonio netto e le immobilizazioni, tale importo deve essere necessariamente positivo, altrimenti parte delle immobilizzazioni sono finanziate con le passività a breve scadenza.
-Margine di struttura secondario
Il margine di struttura secondario è costituito dalla differenza tra l’attivo circolante e le passività a breve scadenza, tale importo indica la capacità dell’azienda di far fronte ai debiti a breve scadenza con le sue liquidità (differite e immediate), comprese le rimanenze di magazzino.
-Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto è costituito dalla differenza tra l’attivo circolante e le passività a breve scadenza, tale importo indica la capacità dell’azienda di far fronte ai debiti a breve scadenza con le sue liquidità (differite e immediate), comprese le rimanenze di magazzino.
-Margine di tesoreria
Il margine di tesoreria è costituito dalla differenza tra le disponibilità (liquide e finanziarie) e le passività a breve scadenza, tale importo indica la capacità dell’azienda di far fronte ai debiti a breve scadenza con le sue liquidità e gli impieghi liquidabili a breve scadenza, senza considerare le rimanenze di magazzino.
-Leverage
Il leverage è costituito dal rapporto tra il totale degli impieghi e il capitale proprio ed esprime la misura della partecipazione dei mezzi propri al finanziamento degli impieghi. Un valore superiore a 2 indica una prevalenza del capitale di terzi, un valore inferiore a 2 indica la prevalenza del capitale proprio.
-ROI
Il ROI (Return on investment) o tasso di rendimento del capitale invstito, è costituito dal rapporto tra il reddito operativo e le attività nette ed esprime il tasso di rendimento degli impieghi senza considerare le gestioni finanziaria, straordinaria e tributaria.
Costruire un bilancio con dati a scelta significa presentare un insieme di valori coerenti tra di loro.
-Le fonti di finanziamento
Il patrimonio netto costituisce una delle modalità di finanziamento, l’altra modalità è rappresentata dai finanziamenti concessi da terzi.
-Ipotesi di equilibrio patrimoniale
Il Patrimonio netto deve avere un valore maggiore o al massimo uguale a quello dei finanziamenti dei terzi (a breve termine e a medio-lungo termine), in formula
PN >=MT
-Ipotesi di squilibrio patrimoniale
Il Patrimonio netto deve avere un valore minore a quello dei finanziamenti dei terzi (abreve termine e a medio-lungo ternine), in formula:
PN< MT
-Impieghi
Il valore degli impieghi (come conseguenza del valore dei finanziamenti) deve essere diviso tra
Immobilizzazioni
Attivo circolante
Per stabilire questi valori occorre fare riferimento al settore in cui opera l’azienda e ad altre indicazioni nel testo.
-Conto economico
Dal Patrimonio netto, si ricava l’ammontare dell’Utile di esercizio, che può essere determinato in percentuale rispetto all’investimento dei mezzi propri se non sono fornite altre indicazioni nel testo.
Dall’utile lordo si può risalire all’utile al lordo delle imposte. Si calcola il risultato della gestione straordinaria (in base alle indicazioni del testo) e della gestione finanziaria sulla base dell’indebitamento verso terzi inserito nello Stato patrimoniale, tenendo conto di un tasso medio di interesse.
Procedendo a ritroso si può determinare il reddito operativo, ricavando in tal modo i ricavi totali della produzione e i relativi costi.
Si ottiene un CE, completo ma non dettagliato come macro grandezze. Occorre a questo punto dettagliare di più le singole poste di bilancio partendo dalle macro grandezze.
Il primo e fondamentale problema che lo studente deve porsi nella predisposizione di un bilancio con dati a scelta è quello di ipotizzare una coerente struttura patrimoniale tenendo ben presenti le indicazioni e i vincoli posti dalla traccia del tema da elaborare.
Così, per esempio, se dovessimo costruire una struttura patrimoniale-finanziaria ottimale di un’impresa industriale, con margine di struttura, capitale circolante netto e margine di tesoreria tutti positivi, gli indici di composizione potrebbero essere quelli dello schema che segue.
In conclusione la predisposizione di un bilancio con dati a scelta può sicuramente turbare generazione di studenti che di solito svolgono in classe esercitazioni strutturate.