Aggiornato il 24 Aprile 2023
Le analisi di bilancio costituiscono uno dei principali strumenti utilizzati in economia aziendale per approfondire e studiare la dimensione economico-finanziaria della gestione delle imprese.
Esse hanno per oggetto la valutazione dello stato di salute dell’impresa.
Con le analisi di bilancio si possono ottenere adeguate conoscenze sulla struttura patrimoniale e finanziaria di un’impresa e sulla sua funzionalità economica, sia da un punto di vista storico sia da un punto di vista di previsioni future. Esse mirano a fornire indicazioni complementari ed integrative a quelle espresse dalla misura e composizione del risultato di esercizio e del capitale di funzionamento.
Per potere svolgere la propria attività, l’impresa deve acquisire i fattori produttivi indispensabili al proprio processo produttivo ed avere risorse finanziarie adeguate alla propria dimensione e agli obiettivi da raggiungere.
Per potere affrontare prospettive di sviluppo l’impresa deve rispettare le condizioni di equilibrio
-Equilibrio finanziario: L’azienda deve essere in grado di far fronte ai propri impegni finanziari attraverso le risorse a sua disposizione, ossia con i mezzi provenienti dal capitale proprio, dai finanziamenti e dai ricavi.
-Equilibrio patrimoniale: L’azienda deve mantenere un equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi, ossia capacità di conservare e migliorare un valido assetto patrimoniale.
-Equilibrio economico: L’azienda deve produrre un livello di ricavi tale da coprire i propri costi di produzione ordinari e straordinari, le imposte e di remunerare il capitale dei propri soci e dei terzi finanziatori. Esiste l’equilibrio economico se i Ricavi sono maggiori dei Costi.
In generale si può affermare che l’obiettivo fondamentale delle analisi di bilancio è quello di predisporre un giudizio in merito allo stato di un’impresa facendo riferimento in modo particolare a quattro prospettive di indagine
-Capacità di reddito: Il giudizio sulla situazione economica si traduce nell’accertamento della capacità dell’impresa di produrre reddito.
-Equilibrio finanziario: Il giudizio sulla situazione finanziaria riguarda l’accertamento della capacità dell’impresa di far fronte in modo tempestivo ed economico agli impegni finanziari.
-Equilibrio strutturale: Il giudizio sulla composizione strutturale verifica dell’attitudine a mantenere una posizione di equilibrio strutturale, necessaria al mantenimento in vita dell’impresa nel lungo periodo.
-Potenzialità di sviluppo: Il giudizio sulla situazione futura riguarda la possibilità dell’impresa di migliorare la propria performance sulla base dei risultati storici.
Mediante l’analisi di bilancio possiamo domandarci se l’azienda è in grado di
-Generare ricchezza? Si esamina la sua redditività;
-Crescere in dimensioni? Si esamina la possibilità del suo sviluppo;
-Fare fronte tempestivamente e convenientemente agli impegni di cassa? Si esamina la liquidità;
-Assorbire eventi avversi rilevanti? Si esamina la sua solidità.
In generale con la predisposizione di un’analisi di bilancio si vuole rispondere a tre domande:
-Come è andata l’impresa da un punto di vista economico?
-Come è andata l’impresa da un punto di vista finanziario?
-Dove ha reperito le risorse necessarie per la gestione e come le ha impiegate?
Dalla contrapposizione nel Conto Economico tra ricavi e costi l’impresa ha conseguito, nella migliore delle ipotesi, un utile di esercizio. Dove va questo utile? Come dividendo ai soci oppure rimane in azienda come autofinanziamento? In questo caso sono risorse che non escono dall’azienda e quindi evitano di ricorrere ai finanziamenti esterni.
Dalla predisposizione del Rendiconto finanziario si possono ricavare le informazioni per massimizzare il flusso di cassa generato dalla gestione aziendale. Intervenendo su crediti, fornitori, rimanenze e capitale circolante.
Calcolare un indice, o quoziente, di bilancio significa confrontare tra di loro due diverse voci di Conto Economico e/o Stato Patrimoniale, o aggregati di tali voci, o la medesima voce per periodi diversi, con l’obiettivo di fornire una misurazione quantitativa di un fenomeno.
In altri termini è un modo più agevole per leggere e interpretare i risultati di bilancio o di bilanci di diversi periodi.
Quali sono i “pro” ed i “contro” dell’analisi per indici?
Vantaggi dell’analisi per indici
-i quozienti si memorizzano più facilmente dei valori assoluti;
-si riducono fenomeni complessi ad una rappresentazione semplificata (cioè ad un numero);
-possono essere utilizzati sia a scopo consuntivo, per la verifica del raggiungimento di determinati obiettivi, sia a scopo preventivo come strumento per orientare le decisioni.
Svantaggi
-si può perdere di vista il valore assoluto dei fenomeni di cui si misurano i quozienti;
-risulta essere sempre necessario ricondursi alla realtà in cui l’impresa opera e ricollegare il dato agli eventi che l’hanno determinato. Lo stesso dato può essere ritenuto sintomo di una situazione pericolosa per un’impresa ed essere irrilevante per un’altra;
-conviene non limitarsi al bilancio di un solo esercizio perché gli alcuni indici possono essere capiti lungo un arco temporale esteso.
Gli indici di bilancio hanno quindi la capacità di sintetizzare e di esprimere in termini quantitativi fenomeni d’azienda complessi: in particolare, la redditività, la solidità, la liquidità di un’impresa.
Scegliendo opportunamente un certo insieme di quozienti (comunque limitato nel numero) si può apprezzare in termini quantitativi ciascuno dei tre fenomeni, comprendere le relazioni che li legano e quindi esprimere un giudizio di economicità maggiormente fondato sulla complessiva gestione aziendale.