Aggiornato il 4 Maggio 2023
L’obiettivo è quello di comprendere se gli investimenti ed i finanziamenti siano sostenibili nel lungo periodo e se l’azienda sarà in grado di far fronte alle remunerazioni finanziarie dovute ai terzi prestatori di capitale
questo indice di bilancio ci informa sul grado di dipendenza dell’azienda da terzi finanziatori: quanto più è elevato tanto più l’impresa ricorre a finanziatori esterni.
fornisce informazioni sulla capacità dell’impresa di far fronte al pagamento degli oneri finanziari attraverso le risorse economiche generate dalla gestione caratteristica.
Se il rapporto è tendenzialmente inferiore ad 1 testimonia possibili tensioni finanziarie, per fare fronte agli interessi passivi si ricorre ad un ulteriore indebitamento
Risulta essere strettamente legato al rapporto corrente: se l’attivo a breve è maggiore del passivo a breve il rapporto è inferiore a 1, viceversa sarà maggiore di 1 quando l’attivo immobilizzato è in parte coperto da mezzi di finanziamento con scadenza entro i 12 mesi: situazione pericolosa perché se i terzi dovessero richiedere contemporaneamente il rimborso, l’azienda sarebbe costretta a smobilizzare parte dell’attivo consolidato.
Per formulare giudizi attendibili bisogna comunque approfondire l’analisi di altri due livelli
-confronto temporale: cioè studiare i valori storici degli indici per poter capire in quale direzione si siano mossi e la loro tendenza;
-confronto settoriale dei dati: ovvero un’analisi della concorrenza (aziende simili per settore e dimensioni) per avere un’idea del posizionamento dell’azienda nel contesto di uno specifico comparto di riferimento.
Infine bisogna porre attenzione sull’omogeneità dei dati confrontati assicurandosi che gli input rapportati siano frutto di criteri di valutazione omogenei, cioè di realtà non diverse.