Aggiornato il 29 Aprile 2023
Il project financing è una valida soluzione per la realizzazione di progetti non implementabili per restrizioni all’accesso al credito dovute ad es. ad un insufficiente standing creditizio dell’impresa; può essere definito come una tecnica di finanziamento di progetti ad elevata intensità di capitali che inverte lo schema classico relativo alla concessione del credito: in genere i creditori accettano di finanziare un progetto sulla base dello standing creditizio delle imprese, valutando in via residuale la qualità del progetto stesso, nel project financing, invece, oggetto di indagine sono la fattibilità e la redditività del progetto in quanto i creditori accettano che le fonti per il rimborso dei debiti siano i flussi monetari generati dall’investimento stesso.
Principali differenze con le forme tradizionali di finanziamento (corporate lending)
-nelle corporate lending il rimborso del debito e degli interessi dipendono dai flussi di cassa generati dalla gestione aziendale nel suo complesso (in caso di dissesto possono rivalersi su tutto l’attivo aziendale), mentre nel project financing dipendono dai flussi di cassa generati dal progetto (in caso di insolvenza ci si potrà rivalere solo sulle attività legate la progetto);
-i finanziamenti tradizionali si vanno a confondere tra le altre passività aziendali, mentre i secondi generano una correlazione necessaria e diretta tra le attività e le passività che sono volte specificatamente a finanziarle.
Spesso viene creata una società (detta SVP, special purpose vehicle) a cui fa capo il progetto, le cui uniche attività sono le infrastrutture da costruire. Inoltre va notato come non esista una forma standard di project financing, ma ogni singola operazione viene costruita ad hoc; inoltre vi è interrelazione tra soggetti provenienti da settori differenti.
Questi gli attori principali
-sponsor (o promotori): sono i soggetti interessati all’iniziativa economica e per questo apportano o garantiscono il capitale di rischio, sono quindi attivamente coinvolti nel progetto ed è fondamentale una loro alta credibilità;
-appaltatori (o contractor): a questi viene domandata la realizzazione del progetto, hanno i rischi legati alla fase di costruzione e, a volte, anche la gestione successiva;
-banche (precisamente merchant bank): forniscono finanziamenti in concerto con gli altri finanziatori, spesso formano un consorzio con a capo un arranger;
-advisor: ha il compito di effettuare gli studi preliminari sulla fattibilità del progetto, di redigere i piani finanziari e il progetto informativo (Information Memorandum), dove vengono indicati i soggetti ed i loro ruoli, la localizzazione geografica, ecc.;
-consulenti tecnici: sono scelti dagli sponsor o dagli advisors e gli si richiede un parere sulla fattibilità del progetto;
-pubblica amministrazione: determinante il suo intervento quando il progetto riguarda la realizzazione di infrastrutture o opere di pubblica utilità (ad es. con agevolazioni);
-fornitori materie prime: forniscono input e servizi di assistenza;
-acquirenti del prodotto finale: ovvero i clienti.
L’entità delle strutture, al complessità tecnologica, la pluralità dei soggetti interessati ed il tempo necessario alla realizzazione dell’opera sono elementi che hanno diversi gradi di rischio; i tipi di rischio possono riguardare o i ritardi nella pianificazione dell’opera o errori nel processo di costruzione.
Nella pratica contrattualistica internazionale di fornitura vengono applicate le clausole
-Put or Pay: il fornitore si impegna a fornire i materiali necessari al progetto e se non mantiene l’impegno deve pagare una somma che permetta all’impresa di comprare la materia prima presso un altro fornitore; se il fornitore procura una cospicua parte di materia prima, questi può entrare a far parte del progetto come azionista;
-Take or Pay: è la clausola ideale, con la quale l’acquirente si impegna a pagare una determinata quantità del bene prodotto a prescindere dal fatto che l’abbia ritirata.
Da segnalare infine come la politica fiscale possa divenire decisiva: ad es. agevolazioni fiscali su particolari progetti di pubblico interesse, ridurrebbero i costi di indebitamento.