Aggiornato il 30 Aprile 2023
In questa guida spieghiamo come calcolare l’Indice di Rendimento Attualizzato
Questo indice prende spunto dalla formula originaria del REA: è infatti il rapporto Tra il valore attuale dei flussi positivi generati dall’investimento e il flusso iniziale F0 (o il valore attuale delle uscite necessarie alla realizzazione del progetto, se sono più di una)
al numeratore vanno inseriti tutti gli esborsi da sostenere in qualsiasi momento in relazione al progetto originario.
L’IRA esprime cioè quante unità monetarie possono essere liberate per ogni unità investita, è quindi un criterio atto a misurare l’efficienza allocativa delle risorse monetarie: un progetto sarà tanto più efficiente, quanto maggiore, a parità di importi investiti, sarà la sua capacità di generare flussi di cassa. Da accettare sarà quel progetto che avrà l’IRA > 1 o comunque maggiore di un investimento alternativo. Riguardo al singolo investimento se il REA > 0 allora l’IRA > 1.
L’utilizzo di questo indice sembra particolarmente interessante in presenza di operazioni concorrenti, ovvero in condizioni di carenza di risorse finanziarie per la realizzazione di tutte le alternative con un REA positivo. L’IRA deve essere un utile strumento per conseguire il miglior risultato in termini di valore complessivo di REA: in altre parole la logica dell’efficienza dell’allocazione delle risorse non dovrà mai essere dominante rispetto all’efficacia.