Aggiornato il 29 Aprile 2023
In questa guida spieghiamo come avviene la chiusura dei conti in partita doppia.
Durante il periodo amministrativo l’attenzione della funzione contabilità è rivolta all’esame dei fatti di gestione nell’aspetto finanziario ed economico. Come già sappiamo, quando le variazioni finanziarie non si compensano tra di loro dando luogo a permutazioni finanziarie, esse misurano variazioni economiche che corrispondono a costi, ricavi, rettifiche di costi e ricavi, variazioni di patrimonio netto.
Alla fine del periodo amministrativo l’attenzione è invece rivolta alla determinazione del risultato economico d’esercizio e a distinguere i componenti del reddito d’esercizio dagli elementi del patrimonio di funzionamento.
La preminenza assegnata durante l’esercizio al verificarsi della manifestazione finanziaria delle operazioni fa sì che, al termine dell’esercizio, si debbano comporre le scritture di assestamento, al fine di completare, integrare e rettificare i conti economici e determinare la competenza dei componenti del risultato economico del periodo.
Una volta rilevate le scritture di assestamento e redatta la situazione contabile finale (distinta in situazione patrimoniale e situazione economica) la contabilità fornisce tutti i dati necessari alla compilazione del bilancio d’esercizio, che rappresenta il documento informativo con cui si portano a conoscenza dei soci, del fisco, dei creditori e di chiunque altro sia interessato la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’azienda.
La correttezza dell’informazione non avrebbe pertanto bisogno di altre rilevazioni; tuttavia la prassi prevede il completamento delle scritture tramite la rilevazione sul giornale del riepilogo dei conti economici di reddito accesi alle variazioni d’esercizio (che determinano il risultato economico del periodo amministrativo considerato) e della chiusura dei restanti conti, di natura patrimoniale (con la verifica della perfetta uguaglianza tra il totale dei saldi in Dare e il totale dei saldi in Avere).
In pratica, dopo le scritture di assestamento
-i conti accesi ai componenti positivi e negativi di reddito evidenziati dalla situazione economica finale (ricavi e costi di competenza, con le loro rettifiche) vengono fatti affluire al Conto di risultato economico, che accoglie il sottosistema dei valori economici d’esercizio
-i conti accesi ai costi e ricavi non di competenza, con le loro rettifiche, e ai valori finanziari si fanno affluire al conto Bilancio di chiusura, che accoglie il sottosistema dei valori patrimoniali
Sia le scritture di assestamento sia le scritture di epilogo e di chiusura dei conti portano la data della fine del periodo amministrativo, che di solito è il 31/12. In realtà l’insieme delle operazioni connesse alla redazione dell’inventario d’esercizio e all’assestamento dei conti richiede una certa mole di lavoro amministrativo che non può essere compiuta in un solo giorno. Infatti è necessario calcolare gli interessi, appurare i saldi dei conti di debito e credito, accertare le quantità di merci in magazzino, ricevere la comunicazione dei dati che pervengono da altre aziende, e così via. Ciò nonostante le scritture di assestamento e di chiusura, anche se materialmente redatte in più giorni, si riferiscono sempre all’ultimo giorno del periodo amministrativo e devono essere effettuate con riferimento a quella data.
Al termine delle scritture di epilogo, risultano ancora aperti: i conti finanziari, i conti economici di reddito accesi ai costi pluriennali, i conti economici di reddito accesi ai costi e ricavi sospesi (rimanenze e risconti), i conti economici di patrimonio netto (nelle imprese individuali si tratta del conto Patrimonio netto).
Tutti questi conti sono conti patrimoniali e i loro saldi affluiranno al prospetto di bilancio Stato patrimoniale che evidenzia gli elementi patrimoniali e il patrimonio netto.
La chiusura dei conti può essere effettuata in due modi: si chiudono tutti i conti contemporaneamente oppure si chiudono i conti con più articoli e a più riprese. Si utilizza il secondo procedimento quando non si è in grado di chiudere contemporaneamente tutti i conti, perchè ancora non se ne conoscono tutti i saldi. Di norma si utilizza il secondo procedimento, perciò è con questo che gli esempi seguenti saranno svolti.
chiusura dei conti finanziari con eccedenza in Dare (esempio)
Denaro in cassa |
|
5.000 |
5.000 |
Bilancio di chiusura |
|
5.000 |
chiusura dei conti finanziari con eccedenza in Avere (esempio)
Banche c/c passivi |
|
5.000 |
5.000 |
Bilancio di chiusura |
|
|
5.000 |
chiusura dei conti economici con eccedenza in Dare (esempio)
Merci |
|
13.000 |
13.000 |
Bilancio di chiusura |
|
13.000 |
chiusura dei conti economici con eccedenza in Avere (esempio)
Risconti passivi |
|
13.000 |
13.000 |
Bilancio di chiusura |
|
|
13.000 |
chiusura del conto Bilancio di chiusura
Patrimonio netto |
|
130.000 |
130.000 |
Bilancio di chiusura |
|
300.000 |
170.000 |