Aggiornato il 22 Aprile 2023
Un costo indiretto lo si definisce tale per i seguenti motivi
-Costo comune
-Non è conveniente calcolarlo come diretto
-Si è stabilito per convenzione che deve essere indiretto
A volte costa più cercare di calcolare il costo diretto che il costo stesso che si sta cercando di calcolare. Molte volte infatti i costi vengono allocati come indiretti anche se non lo sono, anche per un mero motivo di semplicità strutturale
-Tutti i costi generali devono essere allocati ai prodotti, poiché da questi determinati, pur congiuntamente.
-Il costo pieno di prodotto è dunque la somma dei costi diretti più una quota equa dei costi indiretti
-Il processo di assegnazione dei costi indiretti è chiamato allocazione
Alcune aziende certe volte, specialmente le nuove entranti sul mercato non possono applicare il costo pieno del prodotto, per questione di competitività ovviamente.
L’importante è coprire perlomeno il costo variabile altrimenti si è fuori mercato.
Vediamo ora come allocare i costi. Bisogna definire dei pool (centri di costo) in cui andare ad allocare i costi. Ci sono tipicamente due tipi di pool
-Centri di costo di produzione, Afferiscono ai diversi tipi di linea produttiva dell’azienda, vi vengono immagazzinati tutti i costi di trasformazione. Vi si produce effettivamente un componente, aggiunge al prodotto materia prima, MOD e materiali di trasformazione
-Centro di costo di servizio. Vi si inseriscono tutti i costi calcolabili come attività di servizio. Per esempio il personale di polizia e la security. Persone, costi, che non partecipano direttamente alla produzione.
Li finiranno gli stipendi degli operai e del personale vario.
Parte sono di MOD, per coloro che possiamo attribuire ai singoli prodotti. Il resto è il personale che non lavora alla produzione e finisce nel CDC di servizio. Inoltre ci possono essere costi non attribuibili alla MOD ma che comunque finiscono nel CDC di produzione perché contribuiscono alla produzione in qualche modo.
La freccia sta ad indicare tutti quei costi di servizio ed eventuali CDC di servizio, contribuiscono a varie produzioni. Esempio, la pulizia di vari stabilimenti e di linee di produzione differenti. Questi costi vanno trasferiti dal pool di servizio al pool di produzione al fine di determinare il costo del prodotto.
Il processo di allocazione si divide generalmente in due fasi.
ESEMPIO: Fabbrica di penne.
1° fase, assegnazione degli overheads ai centri costo.
I costi totali, 27000€, sono allocati nei singoli settori attraverso dei criteri. I criteri possono essere molteplici, uno dei criteri può essere la conta delle teste, cioè conto quante persone lavorano nella manutenzione e faccio 27000/teste. A volte viene usato il coefficiente unico di stabilimento, si prende un parametro e ad ogni stabilimento si da un coefficiente in base a dato parametro.
1° fase, B.
Riassegnazione dei costi dei Costi di servizio nei CDC di produzione
Alcuni costi non sono allocati ma attribuiti, se nelle mie informazioni contabili memorizzo dati che permettono di attribuire direttamente i costi, non li alloco, per cui non compaiono nelle informazioni sopra.
Nei primi due costi riesco a raggiungere la metà dei costi totali.
Allora tutti gli altri poiché irrilevanti se presi singolarmente sono irrilevanti possono essere benissimo raggruppati in “tutti gli altri”
Nell’esempio sopra si è utilizzato come coefficiente di allocazione (drive) le ore di manodopera ma ogni ora quanto si porta dietro di overhead?
Esempio: supponiamo di avere
Una volta trovati i coefficienti analizzo un dato lotto, se per commessa, o una linea di produzione, se per processo.
Coefficienti di allocazione: I costi in base di una qualche misura di risorse dirette consumata, di attività o di volume, che si ipotizza essere la principale causa di costi diretti(il concetto di equo si basa su questo).
L’unità di misura utilizzata si chiama drive.
Le basi di allocazione convenzionali allocano i costi comuni in proporzione al consumo di risorse dirette, dunque in proporzione di volume.